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Visita Lanzo.

Santa Maria del Borgo.

Lasciata la Torre di Challant, salendo verso la sommità del Monte Buriasco, si trova la chiesa di Santa Maria del Borgo, gioiellino incastonato nel cuore di Lanzo. Sorge di fronte all’omonima piazza, una delle più piccole della città, con una facciata scarna ed un portone semplice, che nasconde uno dei luoghi di più antica devozione cittadina. L’edificio, intitolato alla Vergine Assunta e sede della storica Confraternita del Sacro Cuore di Gesù, salì agli onori della storia nel 1542, quando divenne la Parrocchiale di Lanzo, a causa della decisione di abbattere le Chiese di Sant’Onofrio e di San Pietro in Vincoli per ampliare le opere difensive del castello in mano a Gian Giacomo de’ Medici. L’esatta data di costruzione della chiesa, che nei secoli è stata nominata nelle relazioni vescovili con diversi appellativi (Chiesa della Beata Maria Vergine, Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Chiesa di Nostra Signora, Chiesa di Santa Maria Assunta, Chiesa della Beata Vergine del Carmelo) non è conosciuta. Il Cinquecento fu il periodo più glorioso dell’edificio. 

 

 Santa Maria del Borgo fu il centro del paese sia dal punto di vista religioso, sia di quello politico, visto che era luogo di ritrovo della Credenza, il consiglio comunale composto dai notabili lanzesi. Santa Maria del Borgo divenne semplice luogo di culto quando la parrocchiale fu ricostruita a San Pietro in Vincoli, nel 1591. In seguito, Santa Maria ricoprì il ruolo di cappella privata di palazzo d’Este. Qui si celebrarono le nozze tra Filippo Francesco d’Este o Filippo II, Marchese di Lanzo, e Margherita di Savoia- Rossiglione, figlia di Carlo Emanuele I. La sacrestia di Santa Maria conserva una pianeta di colore verde, recante lo stemma estense, a ricordo dello sposalizio. Altro pezzo di pregio è la cosiddetta “macchina”, una statua lignea, databile XVIII secolo, rappresentante le due figure del Cristo e dell’Angelo, nella scena evangelica ambientata nell’orto degli Ulivi. Cristo, appoggiato ad un tronco dei Getsemani, viene sostenuto da un angelo, intento a porgergli un calice. L’interno è ad una sola navata con volta a crociera ed è illuminato da due vetrate a mosaico. Gli stucchi dei due altari laterali sono opera di artisti luganesi, particolarmente attivi in Lanzo nel Seicento. Al culmine della facciata c’è un timpano con cornici grigie e rosa, che racchiudono la raffigurazione della Madonna in gloria tra nuvole e angeli; ai lati del lunettone sono ricavate due finte nicchie che accolgono due Santi Vescovi. Sono visibili anche segni della Congregazione dei Santi Maurizio e Lazzaro, con la croce mauriziana presente ripetutamente nelle vetrate che si affacciano sulla via principale del Borgo. I segreti e i tesori di Santa Maria del Borgo sono tanti e, aperto il portone, un visitatore curioso non può non rimanere abbagliato dallo splendore medievale della chiesa consacrata come Parrocchiale per quarantanove anni (1542- 1591).

 

 

 

 

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Comitato Ponte del Diavolo


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