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Il Parco Ponte del Diavolo.

La promozione e la valorizzazione del Parco del Ponte del Diavolo sono stati due dei cardini dell’Associazione Comitato Ponte del Diavolo, sin dalla sua costituzione del 1977. Ancora oggi, nonostante la gestione sia passata in capo all’Ente di Gestione delle Aree Protette dei Parchi Reali, “affiancare e seguire le attività dell’Ente Gestore della Riserva Naturale del Ponte del Diavolo per valorizzare e far conoscere la zona del Parco” è il primo dei tre scopi del nostro sodalizio, così come riportato nell’articolo 2 dello statuto.

La storia della Riserva Naturale del Ponte del Diavolo comincia nel 1970, quando vennero aperti i due ingressi di Via Frasca e Via Pinin Pacot, con la posa commemorativa delle pesanti lastre in pietra. L’area comunale non venne però segnalato alla Commissione regionale per la programmazione dei Parchi.

 

Al fine di definire la zona da delimitare a Parco, su sollecito del primo direttivo del Comitato, nel 1978, l’Amministrazione lanzese provvide ad inserire l’area nel Piano Regolare Comunale, stilato dal geometra Edoardo Perino. Agli interventi a sostegno della fauna e della flora, con la pulizia della zona circostante il ponte del diavolo e la piantumazione di alberi tipici dell’area (particolarmente attivi furono i vigili del Fuoco di Lanzo e la ditta Possio, oltre all’Ispettorato Regionale delle Foreste), si affiancarono i suggerimenti dell’architetto Augusto Cavallari Murat, riportati nel progetto “Il restauro del Ponte e la sistemazione dell’ambiente in parco naturale popolare”, a oggi realizzati solamente in parte.

L’attività del Comitato e del Comune fu indefessa: un corposo dossier venne ripetutamente portato all’attenzione della Regione, fino ad arrivare alla “Proposta di tutela ed area attrezzata”, sostenuta dalla Giunta Cianci e dal vicesindaco Roscioli, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte nr. 15, del 11 aprile 1990. L’iter burocratico per l’istituzione dell’Area attrezzata del Ponte del Diavolo si concluse il 14 giugno 1993, quando la Giunta subalpina presieduta da Gian Paolo Brizio approvò la Legge Regionale (legge 27/1993, “Istituzione dell’area attrezzata del Ponte del Diavolo e della Zona di salvaguardia della Stura di Lanzo”). Nel 2009, con legge regionale numero 19- “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità”, è stata creata la “Riserva Naturale Ponte del Diavolo”, che cade sotto la direzione dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dei Parchi Reali. Ottenuto lo scopo della creazione del Parco, l’attività del Comitato Ponte del Diavolo oggi si concentra su un’opera di controllo, di vigilanza e di promozione della conoscenza della flora, della fauna e degli aspetti storico- sociali, anche con l’istituzione di alcune giornate ecologiche, cominciate nel 1985, proseguite con il recupero del sentiero che porta a San Giacinto (1988), della fontanella con l’acqua proveniente dal Pian della Mussa (1991) e con interventi in collaborazione con il Gruppo Scout di Lanzo. L’attività di sollecito della ristrutturazione della casetta del Parco ha portato all’inaugurazione della stessa, a cura dell’Ente Parchi di Gestione delle Aree Protette dei Parchi Reali (2019).

 

 

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Comitato Ponte del Diavolo


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